Smaltimento rifiuti, Cinquapalmi (Trani a capo): «Perché il servizio alla Cisa è pagato dal Comune e non dall'Amiu?»

In questi ultimi anni di attività politica ci siamo spesso occupati di Amiu spa. Molti si sono chiesti il motivo di questo interesse. Il motivo è semplicissimo: il settore rifiuti, come quello edile, è un settore notoriamente a rischio che impone la massima attenzione.
Ovviamente ci siamo occupati anche di edilizia (e degli oneri di urbanizzazione non versati) ma le vicende che riguardano l’Amiu spa continuano a stupirci e ci costringono ad evidenziarle all’opinione pubblica perché non passino sotto silenzio, come alcuni vorrebbero.
Uno degli ultimi casi, a dir poco grave, è quello di seguito narrato.
Il Comune di Trani (rectius: i cittadini tranesi) paga i costi di conferimento e smaltimento rifiuti all’Amiu spa.
Con quei soldi l’Amiu dovrebbe pagare la società che gestisce l’impianto presso cui sono conferiti i rifiuti. Logico no? Ebbene: perché tale ultima società (Cisa spa) richiede il pagamento (euro 280.000,00 + euro 2.355.193,71) al Comune di Trani e non all’Amiu?
Il Comune di Trani subisce un decreto ingiuntivo (relativo al primo importo di euro 280.000,00 oltre spese ed accessori) da parte di Cisa spa e nemmeno propone opposizione consentendo alla suddetta società di munirsi di un valido titolo esecutivo contro l’Ente ma soprattutto di un precedente pericoloso.
È questo regolare?
La domanda è retorica.
Maria Grazia Cinquepalmi – consigliere Trani a capo